MALESIA: EVITA CONDANNA A MORTE PERCHE’ MINORENNE

12 aprile 2022:

Una ragazza di 22 anni è sfuggita alla pena di morte in Malesia il 10 aprile 2022, quando l'Alta Corte di Muar ha ordinato che venga incarcerata fin quando il Sultano di Johor le concederà la grazia.
La ragazza è stata dichiarata colpevole di aver ucciso suo marito cinque anni fa.
Per il giudice Awang Armadajaya Awang Mahmud, la difesa non è riuscita a sollevare ragionevoli dubbi sulla tesi dell'accusa.
La donna è stata accusata ai sensi della Sezione 302 di aver ucciso suo marito, Mohd Firdaus Md Sallehuddin, 28 anni, in una casa a Jalan Indah 6, Taman Pertama Indah, Sungai Abong, Muar, intorno alle 13:30 del 14 ottobre 2017.
Tuttavia, il giudice ha affermato che, poiché la donna era minorenne quando è stato commesso il crimine, non può essere condannata a morte, ma piuttosto incarcerata per un periodo, fino alla grazia del Sultano.
"Poiché alla data del fatto avevi 17 anni, 11 mesi e 10 giorni, eri ancora definita minorenne ai sensi del Child Act 2001", ha detto il giudice, aggiungendo che la ragazza può appellarsi alla Commissione per la Grazia e al Sultano di Johor per la commutazione della pena.
“Se fossi stata maggiorenne (all'epoca), avrei dovuto imporre la pena di morte. Grazie a Dio ti sei salvata dalla pena di morte. Prego che tu conduca una vita migliore dopo questo e che tu possa portare beneficio alla tua famiglia e alla società. Ho ascoltato l'appello del tuo avvocato secondo cui la tua vita è stata piena di dolore", ha detto.
In base agli atti del processo, la donna avrebbe colpito il marito - un commesso in un negozio di pollame - con un coltello da verdura, presso la residenza del datore di lavoro della vittima, circa cinque mesi dopo il loro matrimonio.
Nel corso del processo, iniziato nel 2017, sono stati chiamati a testimoniare sette testimoni dell'accusa e due della difesa - l'autore del reato e il suo patrigno.
L'accusa è stata condotta dai sostituti pubblici ministeri Muhammad Azfar Mahmod e Mustaqim Sukarno mentre l'avvocato Yoong How Kiat rappresentava l'imputato.