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EXECUTIONS IN 2015 (as of 30 June)
The most important facts of 2015 (and the first six months of 2016)
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THE SMILING FACE OF THE MULLAHS
Reportage by Sergio D'Elia
ANALYSIS OF THE 2015 REPORT DATA AND OBJECTIVES OF HANDS OFF CAIN
Reportage by Marco Perduca
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<i>Nassirou Bako-Arifar, Ministro degli Esteri del Benin</i>

DICHIARAZIONE DI COTONOU 2014

Dichiarazione della Conferenza Continentale sull’Abolizione della Pena di Morte in Africa (Dichiarazione di Cotonou)
 
   Richiamando la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo che garantisce il diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della persona di cui all’Articolo 3;
   Tenendo conto delle disposizioni della Legge Costitutiva dell’Unione Africana di cui all’Articolo 3 (h), che sancisce l’obiettivo dell’Unione Africana di promuovere e proteggere i diritti umani, e l’Articolo 4 (o), che impone il rispetto per la sacralità della vita umana;
   Richiamando, inoltre, che il diritto alla vita è un diritto umano fondamentale garantito dall’Articolo 4 della Carta Africana dei Diritti Umani e dei Popoli che sancisce il divieto assoluto di privazione arbitraria della vita;
   Richiamando anche l’Articolo 6 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, gli Articoli 6 e 37(a) della Convenzione sui Diritti del Fanciullo, gli articoli 5(1)(3) della Carta Africana sui Diritti e il Benessere del Fanciullo, e gli Articoli 4(1)(2)(j) del Protocollo alla Carta Africana dei Diritti Umani e dei Popoli sui Diritti delle Donne in Africa;
   Richiamando la Risoluzione ACHPR/Res. 42 (XXVI) 99 che invita gli Stati membri a prevedere una moratoria sulla pena di morte;
   Richiamando, inoltre, la Risoluzione ACHPR/Res.136 (XXXX1111) 08, che invita gli Stati membri a osservare una moratoria sulla pena di morte;
   Tenuto conto dello “Studio sulla questione della pena di morte in Africa” adottato dalla Commissione nella sua 50ma Sessione Ordinaria svolta dal 24 ottobre al 7 novembre 2011 a Banjul, Gambia;
   Tenuto conto inoltre che l’Articolo 6 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici fa riferimento all’abolizione della pena di morte in termini tali da ritenere fortemente che l’abolizione è desiderabile;
   Convinti che il diritto di tutti alla vita è un valore fondamentale in una società democratica e che l’abolizione della pena di morte è essenziale per la tutela di questo diritto e anche per il pieno riconoscimento della dignità propria di tutti gli esseri umani;
   Ribadendo l’impegno della Commissione Africana dei Diritti Umani e dei Popoli a promuovere il diritto alla vita e alla dignità umana come diritti fondamentali;
   Convinti che l’abolizione della pena di morte contribuisce al rafforzamento della dignità umana e alla progressiva realizzazione dei diritti umani;
   Convinti inoltre che tutte le misure per abolire la pena di morte dovrebbero essere considerate come un progresso nel godimento del diritto alla vita;
   Volendo rafforzare la protezione del diritto alla vita garantito dalla Carta Africana dei Diritti Umani e dei Popoli;
   Considerando che l’evoluzione che si è verificata in diversi Stati membri dell’Unione Africana esprime una tendenza generale a favore dell’abolizione della pena di morte;
   Accogliendo inoltre con favore gli sforzi dei vari settori della società civile a livello nazionale, regionale e internazionale volti a ottenere l’abolizione della pena di morte;
   Determinati a sollecitare gli Stati africani a compiere il passo decisivo per abolire la pena di morte in tutte le circostanze;
   Guidati da fini e principi contenuti negli strumenti Africani e delle Nazioni Unite;
   Prendendo atto dei dibattiti in corso locali e nazionali e delle iniziative regionali in materia di pena di morte, cosÏ come della disponibilità di un numero crescente di Stati africani di porre fine alla pena capitale;
 
La Conferenza Continentale per l’Abolizione della Pena di Morte in Africa dichiara quanto segue:
1. Invita gli Stati membri dell’Unione Africana ad adottare il Protocollo Addizionale alla Carta Africana dei Diritti Umani e dei Popoli sull’abolizione della pena di morte in Africa;
2. Esprime la sua profonda preoccupazione circa la continua applicazione della pena di morte in alcuni Stati africani;
3. Accoglie con favore le misure adottate da un numero crescente di Stati africani per ridurre il numero dei reati per i quali può essere imposta la pena di morte e la decisione presa da un numero crescente di Stati membri di applicare una moratoria sulle esecuzioni, seguita in molti casi dalla abolizione della pena di morte;
4. Saluta con profonda soddisfazione il crescente numero di Stati africani che hanno abolito la pena di morte;
5. Invita gli Stati africani che hanno abolito la pena di morte a non reintrodurla, e li incoraggia a condividere la loro esperienza in materia;
6. Invita gli Stati africani che non l’hanno ancora fatto a considerare l’abolizione della pena di morte per via legale o costituzionale, e a considerare di aderire o ratificare il Secondo Protocollo Opzionale al Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, che mira all’abolizione della morte;
7. Invita inoltre gli Stati africani a votare a favore della Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite da adottare quest’anno per una moratoria universale delle esecuzioni in vista dell’abolizione della pena di morte;
8. Invita inoltre le organizzazioni della societĂ  civile di rimanere impegnati sulla questione della pena di morte e, in particolare, di monitorare le esecuzioni in programma e avvisare il Gruppo di Lavoro della Commissione africana sulla pena di morte, le esecuzioni extragiudiziali e le uccisioni sommarie in Africa e la comunitĂ  internazionale in modo tempestivo laddove vi sia motivo di ritenere che una tale esecuzione stia per verificarsi;
9. Incoraggia i Gruppi di Esperti a continuare a condurre la loro ricerca sulle questioni relative alla pena di morte;
10. Sollecita le istituzioni nazionali per i diritti umani a monitorare, documentare e riferire sui casi di pena di morte e di esecuzione alla Commissione Africana dei Diritti Umani e dei Popoli;
11. Incoraggia le istituzioni nazionali per i diritti umani, la società civile, i media e le altre parti interessate a continuare a condurre la loro opera di sostegno e sensibilizzazione per l’abolizione della pena di morte in Africa;
12. Invita infine i legislatori in Africa a rivedere le loro leggi nazionali e adottare una legislazione che abolisce la pena di morte e a sostenere la ratifica del Protocollo addizionale alla Carta Africana dei Diritti Umani e dei Popoli sull’abolizione della pena di morte in Africa.
 
Approvata il 4 luglio 2014, a Cotonou, Repubblica del Benin

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