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IRAN - Government
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IRAN - Il Parlamento esorta a giustiziare i manifestanti

8 novembre 2022:

Il PArlamento esorta a giustiziare i manifestanti, afferma che i ribelli hanno bisogno di una "dura lezione"
Dopo le numerose richieste di dure punizioni negli ultimi giorni, martedì 8 novembre il parlamento iraniano ha votato a stragrande maggioranza una mozione in cui si esorta il sistema giudiziario a condannare a morte i manifestanti.
L'Iran sta vivendo livelli senza precedenti di proteste e disordini civili dalla morte di Mahsa Amini il 16 settembre. La donna curda di 22 anni era stata arrestata dalla "polizia morale" del paese per aver indossato una forma "impropria" di hijab durante una visita a Teheran, e presumibilmente picchiata duramente mentre era in custodia. Si ritiene che le percosse abbiano portato alla sua morte per un trauma cranico, ma le autorità iraniane respingono l'accusa.
Sulla scia della morte di Amini, ci sono state proteste su larga scala a livello nazionale che l'Iran non vedeva da decenni. In particolare, le donne hanno iniziato a bruciare l'hijab e a tagliarsi i capelli in pubblico, a dispetto delle regole imposte dal governo islamico iraniano, guidato dell'Ayatollah Ali Khamenei.
I parlamentari iraniani, nei giorni scorsi, avevano reclamato pene severe per i manifestanti arrestati. Lunedì, la CNN ha riferito che una lettera firmata da 227 membri del parlamento iraniano esortava a infliggere nel più breve tempo possibile ai manifestanti una dura punizione che “sarebbe stata una buona lezione”. Secondo l’agenzia di stampa Reuters il portavoce del governo iraniano Masoud Setayeshi ha detto: “Ora, il pubblico, anche i manifestanti che non supportano le rivolte, chiedono alla magistratura e alle istituzioni di sicurezza di trattare con le poche persone che hanno causato disordini in modo fermo, deterrente e legale".
Martedì il parlamento ha fatto proprio questo, votando per imporre la pena di morte a tutti i manifestanti in custodia come "dura lezione" per tutti i ribelli. La maggioranza a favore della sanzione è stata considerevole, 227 su 290 membri totali, pari al numero dei parlamentari che hanno firmato la lettera.
Non è chiaro quando verranno compiute le esecuzioni, ma il compito potrebbe essere impegnativo. Fino a giovedì, secondo quanto riportato dalla CNN, circa 14.000 persone erano state arrestate in relazione alle recenti proteste. Martedì Karim Sadjadpour, membro del think tank Carnegie Endowment, ha detto che il numero si avvicinava a 15.000.
"Nelle ultime 8 settimane il regime iraniano ha ucciso oltre 300 manifestanti, imprigionato quasi 15.000 persone e minacciato di giustiziarne altre centinaia, ma le donne iraniane persistono", ha scritto Sadjadpour in un tweet. "Oggi le studentesse universitarie hanno rimosso il loro hijab e cantano: 'Sono una donna libera'".
Diverse figure di spicco in Iran chiedono una risposta da parte dei governi stranieri.
"Oltraggioso! Dopo aver ucciso centinaia di manifestanti per le strade e una violenta repressione, 227 parlamentari in Iran hanno chiamato i manifestanti "Mohareb" e hanno chiesto alla magistratura di emettere sentenze di "ritorsione" [esecuzione]", ha twittato domenica il giornalista Omid Memarian. "Il mondo dovrebbe rispondere. Pericoloso!"
“Moharebeh” viene tradotto in Occidente come "guerra contro Dio", e per estensione del concetto "offesa contro l’Islam". In Iran, nazione che segue i precetti dell’islam sciita, sono “moharebeh” (detto anche ifsad fil Arz “corruzione sulla terra”) coloro che “dichiarano guerra” contro Dio e il suo Messaggero e in via estensiva contro le regole e i precetti della società islamica. La formula viene applicata ad attività violente sia per fini criminali (come il furto e la rapina) sia di contestazione ai poteri dello stato. Gli accusati di essere moharebeh “nemici di Allah” sono sottoposti ad un processo a porte chiuse che spesso si conclude con la condanna a morte (ndt).
In risposta al voto del parlamento, l'attivista e giornalista Masih Alinejad ha twittato: "227 membri del parlamento iraniano hanno chiesto alla magistratura di emettere condanne a morte per le persone arrestate durante la rivolta in corso. Vogliono giustiziare manifestanti innocenti che hanno cantato Woman Life Freedom. Il mondo deve fermare questo atto di terrore".
Newsweek ha contattato il governo iraniano per un commento.

https://www.newsweek.com/iran-votes-execute-protesters-says-rebels-need-hard-lesson-1757931

(Fonte: Newsweek)

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