USA - Militare. Ramzi Bin al Shibh formalmente dichiarato “non competente”

USA - Ramzi Bin al Shibh (Courtesy of ICRC)

29 Settembre 2023 :

21/09/2023 - Il 21 settembre 2023, un giudice militare di Guantanamo Bay ha stabilito che Ramzi Bin al Shibh, uno dei cinque imputati nel caso dell'11 settembre per il quale si chiede la pena di morte, è “non competente”, ossia mentalmente incapace di sostenere un processo. Bin al Shibh, detenuto da 21 anni, rimarrà in custodia a Guantanamo mentre le autorità tentano di curare il disturbo da stress post-traumatico causato quando è stato costretto a sottoporsi a “interrogatori rafforzati” da parte del governo degli Stati Uniti, e il processo, ancora fermo alle fasi preliminari, contro gli altri 4 imputati procederà senza di lui.
"La totalità dei fatti dimostra un imputato completamente concentrato sulle sue allucinazioni", ha scritto il giudice militare colonnello Matthew McCall nella sua opinione di 11 pagine. “Interrompono il suo sonno e provocano esplosioni che si traducono in misure disciplinari di confinamento. Il risultato è un accusato privato del sonno il cui obiettivo principale è fermare gli attacchi, non difendersi dai reati accusati. …Il fatto che il signor bin al Shibh comprenda il ruolo vitale svolto dal suo avvocato difensore e tuttavia, ancora e ancora, concentri il lavoro del suo avvocato sul fermare i suoi deliri, dimostra la compromissione della sua capacità di difendersi adeguatamente”.
Rilasciata il 24 agosto 2023, una pagina pubblicamente disponibile di un rapporto medico di 80 pagine stilato da un consiglio di tre membri della Defense Health Agency conferma la diagnosi di Bin al Shibh e la sua attuale incapacità di sostenere un processo. Sebbene esista documentazione dei problemi di salute mentale di Bin al Shibh dal 2004, una valutazione completa è stata portata a compimento solo nel 2023. Un precedente tentativo nel 2008 non è mai stato completato a causa del rifiuto di Bin al Shibh di collaborare, come ha scritto il consiglio durante la conferenza stampa, ritenendo che tale rifiuto potesse già essere il portato della malattia mentale.
Per anni, Bin al Shibh ha denunciato “dolori lancinanti, vibrazioni e bruciore” derivanti da quelli che ritiene siano “attacchi invisibili” da parte delle autorità e ha chiesto la fine di questi attacchi prima di prendere in considerazione qualsiasi patteggiamento. in risposta a questi “attacchi” Bin al Shibh copre, disabilita o danneggia le telecamere di sorveglianza, e successivamente viene messo in isolamento per punizione. Dal 7 settembre ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro l'isolamento disciplinare, di cui gli restano 30 giorni da scontare, secondo un comunicato stampa del 25 settembre del suo avvocato David Bruck.
Bruck ha scritto che “Resta ora alle autorità militari statunitensi a Guantanamo tentare di curare il disturbo da stress post-traumatico del signor Bin al Shibh. Tuttavia, ciò potrebbe rivelarsi impossibile. Il signor Bin al Shibh rimane sotto il controllo delle stesse autorità che lo hanno torturato e isolato e che non sono riuscite a curare il suo disturbo da stress post-traumatico prima d'ora. Inoltre, non sono noti casi di trattamento efficace dei sopravvissuti alla tortura mentre rimangono sotto la custodia e il controllo del governo torturatore”.
Bin al Shibh, un cittadino yemenita di 50 anni, è sotto custodia statunitense dal 2002 a causa della sua presunta partecipazione agli attacchi dell'11 settembre. Dal 2002 al 2006 è stato tenuto in isolamento nei siti neri della CIA dove è stato sottoposto a "tecniche di interrogatorio potenziate", alcune delle quali includevano l'essere incatenato in posizione eretta anche per 72 ore, sbattuto ripetutamente contro una parete di legno, forzata prolungata nudità e severe restrizioni alimentari. Bin al Shibh è stato tenuto ulteriormente in isolamento per un anno e mezzo anche dopo che uno psicologo della CIA aveva avvertito del danno psicologico grave e potenzialmente irreversibile che il prigioniero stava maturando.
Ramzi bin al-Shibh avrebbe dovuto essere processato venerdì con altri quattro imputati, tra cui Khalid Sheikh Mohammed, ritenuto la mente degli attacchi dell'11 settembre.
Prima del processo, il colonnello McCall ha deciso di rimuovere al-Shibh dal caso. Si prevede che l'udienza degli altri quattro imputati si svolga come da programma.
I cinque uomini (Khalid Shaikh Mohammed, Walid bin Attash, Ammar al Baluchi, Ramzi bin al Shibh, Mustafa al Hawsawi) sono accusati di aver preparato i dirottamenti aerei del 2001 che uccisero quasi 3.000 persone a New York, al Pentagono e in Pennsylvania.
Al-Shibh, originario dello Yemen, oggi ha 51 anni, è stato arrestato in Pakistan nel settembre 2002 e trasferito a Guantanamo Bay nel 2006. Secondo l’accusa, ha contribuito all'organizzazione della cellula di al-Qaeda ad Amburgo, in Germania, che ha dirottato uno dei due aerei passeggeri che si sono schiantati contro il World Trade Center a New York.

https://deathpenaltyinfo.org/news/guantanamo-bay-judge-rules-9-11-capital-defendant-mentally-incompetent-to-stand-trial
https://www.bbc.com/news/world-us-canada-66886923

 

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