IRAN - Respinto ricorso del condannato a morte ebreo Arvin Ghahremani

IRAN - Nethanel Ghahremani

27 Maggio 2024 :

24/05/2024 - IRAN. Respinto ricorso del condannato a morte ebreo Arvin Ghahremani
La Corte Suprema dell'Iran ha respinto la richiesta di nuovo processo per Arvin Ghahremani (Nathanael), un ebreo iraniano di 20 anni condannato a morte per l’uccisione, nel corso di una lite, di un uomo di nome Amir Shokri. Ghahremani, attualmente detenuto nel carcere di Dizelabad a Kermanshah, è stato rapidamente processato e condannato a morte.
La settimana scorsa, il suo team legale è stato informato della decisione della Corte Suprema di respingere la richiesta di nuovo processo. Tra le crescenti preoccupazioni, diverse figure pubbliche, tra cui artisti di spicco, stanno cercando di presentare una petizione di perdono alla famiglia della vittima, che potrebbe potenzialmente fermare l'esecuzione.
Il caso di Ghahremani evidenzia le ulteriori sfide che i membri delle minoranze religiose devono affrontare nel sistema legale iraniano.
Un video recentemente diffuso sui social media mostra la madre di Ghahremani che fa appello al sostegno pubblico per fermare l'esecuzione. La donna chiede: “Pregate perché Arvin torni di nuovo a casa”. Il dottor Homayoun Sameyah Najafabadi, capo del Comitato ebraico iraniano, ha confermato che i tentativi di incontrare la famiglia della vittima e il nuovo Imam della preghiera del venerdì di Kermanshah, lo sceicco Mohammad-Hassan Rahimian, sono stati respinti. Anche gli sforzi di mediazione del deputato di Natanz sono stati vani e le proposte, come quella di costruire una scuola a nome della vittima, sono state rifiutate.
Questo caso ha aumentato le preoccupazioni della comunità ebraica iraniana. Gli attivisti per i diritti umani sostengono che le leggi “qisas” e la loro applicazione non uniforme tra musulmani e non musulmani riflettono una discriminazione sistemica contro le minoranze religiose in Iran. Queste leggi, radicate nell'ideologia religiosa, spesso svantaggiano i cittadini non musulmani.
Mentre le leggi Qisas (in Occidente tradotte genericamente come “leggi del taglione”) prevede la pena capitale se un non musulmano uccide un musulmano, non vale lo scenario inverso: un musulmano che uccide un non musulmano è obbligato solo a pagare un risarcimento, il cosiddetto “prezzo del sangue”. Questa disparità legale è un ostacolo significativo a un processo equo e al raggiungimento dei diritti civili in Iran.
La continua applicazione di pene ingiuste per l'omicidio di non musulmani ha portato a numerose esecuzioni extragiudiziali, soprattutto della comunità baha'i iraniana, da parte di elementi estremisti.

https://www.en-hrana.org/supreme-court-of-iran-rejects-retrial-request-of-jewish-death-row-inmate-arvin-ghahremani/

 

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