USA - 122.840 persone in isolamento nelle carceri statunitensi

USA - Calculating Torture

17 Giugno 2023 :

(14/06/2023) - 122.840 persone in isolamento nelle carceri statunitensi
Perché contare ognuno in isolamento è importante
Il 26 maggio Solitary Watch (solitarywatch.org) e Unlock the Box (unlocktheboxcampaign.org) hanno pubblicato un rivoluzionario rapporto congiunto che mostra che almeno 122.840 persone sono rinchiuse quotidianamente in isolamento nelle carceri statunitensi per 22 o più ore al giorno.
‘Calculating Torture’ (Calcolando la tortura) è il primo rapporto che ha raccolto i dati delle 4 principali tipologie di carceri statunitensi: le prigioni locali (Jails) gestite dalle singole contee oppure dal governo federale, e le prigioni statali (prisons), gestite dai singoli stati, o dal governo federale.
(A grosse cifre, negli Stati Uniti 2/5 dei detenuti complessivi sono tenuti nelle carceri di contea, dove si rimane quando si è in attesa di giudizio, ma anche dopo la condanna se il reato non è particolarmente grave. 3/5 dei detenuti è invece nelle carceri statali, dove si arriva dopo il processo se si è stati condannati a pene di un certo tipo, di solito oltre i 5 anni. Questa suddivisione esiste anche all’interno del circuito penitenziario cosiddetto ‘federale’, ossia per quei reati che vengono ritenuti così gravi da essere perseguiti dal governo centrale di Washington invece che dai singoli stati. Questo rapporto usa i dati attualmente disponibili, aggiornati al 2019, che nel complesso contano oltre 2 milioni di detenuti nel sistema penitenziario statunitense, suddivisi in 159.233 detenuti ‘federali’, 1.126.970 detenuti ‘statali’, e 745.960 detenuti nelle carceri di contea, per un totale quindi di 2.032.163 detenuti).
Si basa sull'analisi dei dati rilasciati recentemente dal Federal Bureau of Justice Statistics (BJS), un’agenzia federale collegata al FBI, ma vi ha aggiunto i dati anche di quei sistemi carcerari statali che non hanno collaborato al BJS, e i dati di un'indagine sulle carceri locali condotta dal Vera Institute of Justice.
Le cifre di questo rapporto sono quanto di più vicino alla realtà sia mai stato pubblicato sul tema delle persone in isolamento nelle carceri statunitensi. I conteggi precedenti si sono concentrati in gran parte sulle carceri statali, non includendo le carceri locali che, essendo spesso piccole e disseminate sul territorio, rendono più difficoltosa la raccolta dei dati. In alcuni casi, i dati precedenti omettevano alcuni stati e/o contavano solo gli individui tenuti in isolamento per più di due settimane. Per questi motivi, i rapporti precedenti hanno offerto un quadro incompleto di quanto sia ampiamente utilizzata la pratica screditata dell’isolamento, e del numero di persone che colpisce.
“L'uso diffuso dell'isolamento nelle nostre carceri è una crisi umanitaria. Come hanno confermato le Nazioni Unite, si tratta di torture in atto sul suolo statunitense. Eppure fino ad ora, non abbiamo nemmeno avuto un conteggio completo di quante persone sono in isolamento ", ha affermato Jean Casella, direttore di Solitary Watch.
"Questo tipo di informazioni complete e accurate è fondamentale per creare responsabilità (‘accountability’, il termine anglosassone per stabilire chi debba essere ritenuto responsabile di una determinata scelta politica o amministrativa) e apportare cambiamenti", ha affermato Casella. "Dovrebbe anche scioccare la coscienza di tutti gli americani preoccupati per la giustizia penale e i diritti umani".
Calculating Torture mostra che in un dato giorno del 2019, 80.758 persone si trovavano in una qualche forma di isolamento (noto anche come "alloggi restrittivi") nelle carceri federali e statali, pari al 6,28% della popolazione carceraria totale.
Allo stesso tempo, sulla base di un'analisi del Vera Institute of Justice, si stima che il 5,64% delle persone nelle carceri locali e federali fosse in isolamento. Nel 2019, questo cequivaleva a 42.072 persone.
Mentre la cifra totale di 122.840, che rappresenta il 6,08 per cento della popolazione carceraria totale, supera di gran lunga i numeri precedenti, gli autori del rapporto avvertono che indubbiamente sottostima ancora il numero di persone che subiscono l'isolamento.
Per cominciare, si basa su dati auto-riportati dai dipartimenti penitenziari. Riflette solo quelli tenuti in isolamento per 22 ore al giorno o più, e omette un numero minore di ore in isolamento, unità che equivalgono a isolamento con un altro nome e forme informali o transitorie di isolamento come blocchi o quarantene. Inoltre, non include le persone tenute in isolamento in strutture per immigrati o minorenni.
"L'isolamento provoca danni devastanti, fino alla morte, e peggiora la sicurezza per tutti", ha affermato Jessica Sandoval, direttrice di Unlock the Box, riferendosi a un numero crescente di prove che dimostrano che l'isolamento provoca danni psicologici, neurologici e fisici duraturi e aumenta drasticamente il tasso di suicidi, e non riesce a ridurre la violenza carceraria. "Bloccare oltre 122.000 persone in isolamento è una macchia sulla nostra nazione".
Gli autori di Calculating Torture notano che i numeri del 2019 utilizzati nel rapporto (i più recenti disponibili dal BJS) non tengono conto di un picco nell'uso dell'isolamento nei primi giorni della pandemia di COVID-19 e potrebbero non tenere conto per alcune riduzioni incrementali nell'uso complessivo dell'isolamento a causa dell'attuazione di alcuni nuovi cambiamenti legislativi e politici. I sostenitori ritengono che i recenti cambiamenti ridurrebbero probabilmente il totale di qualche migliaio.
"Grazie alle campagne guidate da persone direttamente colpite dall'isolamento, c'è un crescente slancio e un diffuso sostegno pubblico alle politiche per limitare o porre fine all'isolamento e utilizzare alternative comprovate", ha affermato Sandoval. “Ma il nostro lavoro è appena iniziato e questo rapporto dovrebbe aggiungere ulteriore urgenza a quella lotta. Ora è il momento per i leader politici a livello locale, statale e federale – da New York alla Georgia, dal Nevada alla California, alla Casa Bianca e al Congresso – di agire per fermare questa tortura autorizzata dallo stato”.
Perché contare ognuno che è in isolamento è importante
Solitary Watch (solitarywatch.org) e Unlock the Box (unlocktheboxcampaign.org) hanno pubblicato Calculating Torture, un rapporto che mostra che, in media, ogni giorno nelle carceri statunitensi oltre 120.000 persone vengono tenute in isolamento per 22 o più ore.
Chiaramente, tali calcoli hanno fornito solo un quadro parziale, ma in assenza di dati migliori o più completi, sono stati ampiamente citati da giornalisti, studiosi e politici.
Detto questo, ci rendiamo conto che potrebbero passare mesi o anni prima che il nostro ‘numero più preciso’ diventi il nuovo standard (e ancora di più finché non avremo una cifra che includa anche il numero, oggi imprecisato, di persone in isolamento nelle strutture minorili o di immigrazione).
Il fatto che i governi a tutti i livelli (federale, statali e di contea) permettano che questa forma di tortura avvenga senza nemmeno richiedere che le sue vittime siano contate è solo una delle assurdità inerenti al modo in cui l'isolamento è praticato in questo paese.
Allo stesso tempo, siamo tormentati dall'incertezza che il nuovo numero da solo farà la differenza. Avrà importanza sapere che oltre 122.000 persone vengono torturate in isolamento, anziché 80.000 o 50.000? Il puro valore shock fornito dall'enormità del numero spingerà più persone all'azione?
Dobbiamo credere che l'accuratezza sia importante, che la verità sia importante. E ancora di più, crediamo che ogni persona in isolamento sia un'anima umana sofferente che, almeno, merita di essere contata.
Una di quelle persone era Kalief Browder, che ha sopportato più di due anni di isolamento a Rikers Island mentre era ancora un ragazzo e legalmente innocente, e che è morto suicida dopo essere stato (nelle sue stesse parole) "mentalmente sfregiato" dalla sua esperienza. Poiché era tenuto in isolamento in una prigione locale piuttosto che in una prigione statale o federale, Kalief non sarebbe stato conteggiato.
Un altro era Benjamin Van Zandt, che era già stato in isolamento, dove aveva subito abusi e minacce da parte delle guardie, e che è morto suicida all'età di 21 anni la prima notte dopo essere stato condannato ad altri 30 giorni in isolamento. Poiché non era stato in isolamento per 15 giorni o più, Ben probabilmente non sarebbe stato conteggiato.
Le loro storie ci ricordano cosa significa il nostro numero in termini umani.
Significa che più di 122.000 persone, una su 17 americani incarcerati, sono detenute in condizioni che costituiscono tortura. Significa che mentre scrivo - e mentre leggi - ognuno di questi individui soffre da solo, essendo esposto a un serio rischio di danni psicologici, neurologici e fisici, oltre che di autolesionismo e suicidio.
Assicurarsi che tutti i Kalief, i Ben e gli altri vengano contati è solo un modo per riconoscere e testimoniare la loro esperienza. Raccontare le loro storie umane individuali e incoraggiare le persone in isolamento a raccontare le proprie storie è un altro modo.
Ma la cosa più importante che possiamo fare per tutti loro è lottare per ridurre il numero di persone in isolamento e continuare a lottare finché l'isolamento non sarà un ricordo del passato e non ci sarà più nessuno da contare.

https://solitarywatch.org/calculating-torture/
https://solitarywatch.org/2023/06/07/the-word-why-counting-everyone-in-solitary-confinement-matters/
https://deathpenaltynews.blogspot.com/2023/06/usa-why-counting-everyone-in-solitary.html
Download "Calculating Torture": The Most Accurate Count to Date of People Being Held in Solitary Confinement - Solitary Watch

 

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