BIELORUSSIA: PRESIDENTE NEGA LA GRAZIA

Il Presidente bielorusso Alexander Lukashenko

14 Ottobre 2009 :

il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko non ha concesso la grazia al condannato a morte Vasily Yusepchuk, nonostante le pressioni interne ed internazionali in favore di quest’ultimo.
Yusepchuk, uno zingaro di 30 anni, verrà dunque giustiziato con un colpo di pistola alla testa, pratica rimasta invariata dai tempi dell'Unione sovietica, essendo stato riconosciuto colpevole di aver derubato e ucciso sei anziane donne.
I suoi avvocati difensori ed Amnesty International denunciano che l’uomo è stato costretto a confessare sotto tortura degli omicidi che in realtà non ha commesso.
In Bielorussia, il luogo e la data dell’esecuzione sono coperti dal segreto di Stato, così come il luogo dove verrà sepolto il corpo del giustiziato. Neanche i familiari potranno mai saperlo.
La madre di Yusepchuk, la 52enne Varvara, sa che le speranze di salvezza per il figlio sono svanite:
“E’ rimasto qualcuno cui interessi la sorte di uno zingaro analfabeta?”, chiede la donna.
Yusepchuk, nato in Ucraina e portato in Bielorussia all’età di 7 anni, non è un cittadino bielorusso e sua madre dice che l’etnia è stata decisiva nel suo caso.
“Non credo che mio figlio abbia ucciso qualcuno, credo invece che abbiano trovato uno zingaro indifeso ed analfabeta cui addossare la responsabilità degli omicidi”.
“Esami medici hanno documentato le percosse”, ha detto uno degli avvocati difensori, Igor Rabtsevich, che chiede “Come si può giustiziare un uomo quando sul caso ci sono così tanti dubbi?”
 

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