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LA VIOLENZA È UNA MALATTIA. IL CARCERE NON È LA CURA

February 25, 2023:

Diego Mazzola su Il Riformista del 24 febbraio 2023

Gli studi portati avanti dalla medicina, dalla moderna psichiatria e dalla sociologia, hanno dimostrato che il “cattivo”, il mostro che uccide senza motivo, non esiste. Sarà bene che i forcaioli se ne facciano una ragione, anche perché chi non ha ucciso non si immagina neppure quante volte i cosiddetti “assassini” si dichiarano incapaci di darsi una spiegazione razionale per quello che hanno fatto. Molto spesso, pur ritenendosi persone intelligenti e ragionevoli, si dichiarano vittime di pensieri irrazionali e insoliti. È dimostrato che la paura, l’essere immersi in una cultura violenta, la stessa mancanza del controllo del sé, minano profondamente le ragioni che ci parlano della volontarietà nel compiere un atto di violenza. Del resto, Hilary e Steven Rose, autori di “Geni, cellule e cervelli”, si domandano: «Se le azioni umane sono il prodotto di specifici processi cerebrali, che ne è del concetto giuridico di responsabilità?». Sorge vago il sospetto che i sistemi penali, che operano nel mondo, del concetto giuridico di responsabilità ne sappiano proprio poco, visto che bastano loro anche le pur semplici confessioni o ammissioni di colpa.
Queste persone, come il “sociopatico violento” (che uccide per il proprio piacere), il terrorista islamico (convinto di doverlo essere in adempimento a una volontà divina) o il pedofilo (divenuto tale dopo aver conosciuto la sessualità tanto temuta da chi a sua volta ne fu vittima prima di lui), sono da considerarsi persone malate: ma non risulta su nessun prontuario medico che il carcere possa essere un luogo di cura.
Ciò che risulta, al contrario, è che la violenza intraspecifica deve essere considerata come il frutto di una incapacità di porsi nello stato d’animo o nella corretta relazione con un’altra persona con nessuna o una debole partecipazione emotiva.
In poche parole si parla di una mancata educazione al vivere sociale e civile, dell’ignorato concetto di ‘empatia’ e, molto spesso, di una non appresa capacità di amare. E queste non possono essere imposte da un regime, ma ricercate con il massimo impegno fin dalle “scuole piccole” nell’applicazione più coerente con il rispetto dei diritti dell’individuo.
Dato che ci siamo: che cosa impedirebbe all’Istituzione scolastica di verificare se, a ciclo di studi concluso, il cittadino “non più studente” sia riuscito a trovare un lavoro legale nel quale cominciare la propria vita nella società civile? E se ciò non fosse, perché non si potrebbe dare un senso più completo ai programmi degli uffici del collocamento? Perché mai di ciò che riguarda la felice relazione di un cittadino con la propria gente dovrebbe occuparsi solo il carabiniere o il magistrato?
Perché dico ciò? Per dichiararmi pronto a seguire chi decida, finalmente, di costruire un progetto politico per l’abolizione del carcere e il superamento del sistema penale. “No Prison” ne è un esempio, così come ne è un esempio il libro “Abolire il carcere” di Luigi Manconi, Stefano Anastasia, Valentina Calderone e Federica Resta. Tra le molte osservazioni preziose che compaiono nel libro, sono senza dubbio molto rilevanti quelle in postfazione di Gustavo Zagrebelsky, quando definisce che «il carcere è prima di tutto segregazione», oppure quando riferisce che «il Cristo vuole la conciliazione integrale, ma la società degli onesti non la vuole. Il carcere è nato, più che come sanzione, come pulizia della società dai suoi scarti: poveri, vagabondi, mendicanti, sbandati, irregolari d’ogni genere, da offrire in sacrificio all’ordine sociale». D’altra parte la parola “carcere” deriva dall’aramaico “carcar” che vuol dire sotterrare, tumulare. È quel che avviene per i rifiuti tossici, gli scarti nocivi della società dei consumi.
Solo per essere chiaro fino in fondo, dirò con Michael Zimmerman che di fatto la “punizione” ovvero la “pena” diventa lo strumento più ambito nei progetti di chi crede, spesso in modo inconsapevole, nell’illusione totalitaria. Zimmerman sostiene che a ciò serve il proibizionismo, che si vuole far condividere partendo da chi ti vuole punire per l’uso di sostanze psicoattive (volgarmente note come “droghe”). Di fatto l’Antiproibizionismo e l’Abolizionismo del carcere e del sistema penale sono da intendersi come facce di una stessa medaglia.
Mi auguro che un giorno la violenza potrà essere riconosciuta come una malattia sociale da contrastare con mezzi più adeguati della galera. Se poi facessimo lo sforzo di evitare la “delazione di Stato”, come previsto dall’art. 4 bis, potremmo impedire che l’Ordinamento possa definire come imperdonabili molti dei comportamenti umani, e faremmo un deciso passo avanti nel precetto cristiano – e modernamente laico – del “non giudicare”.

JORDAN: THREE SENTENCED TO DEATH OVER ISLAMIC STATE LINKS
IRAN - 1 man executed in Hamedan on February 28
IRAN - Ali Milan executed in Urmia on February 28
IRAN - 3 men executed in Kermanshah on February 28
NIGERIA: MAN TO DIE BY HANGING FOR KILLING WOMAN IN JIGAWA
USA - Tennessee. SB 1152 to execute by firing squad passes the House Committee
IRAN - Maziar Soltanzadeh and Mohammad Safari executed in Karaj on February 28
IRAN - Khosro Mohammadi executed in Zahedan on February 28
IRAN - 2 men executed in Karaj on February 28
MALAYSIA: ODD-JOB WORKER SENTENCED TO DEATH FOR MURDER OF FRIEND
IRAN - Leila Bameri executed in Bandar Abbas on February 27
IRAN - Hadi Arbabi and Mohammed Ishaq Gergij executed in Zahedan on February 27
ISRAEL: DEATH PENALTY FOR TERRORISTS BILL APPROVED BY CABINET
IRAN - 5 men executed in Arak on February 26
IRAN - 3 men and 2 women executed in Birjand on February 26
IRAN - Hamid Rahimi executed in Sanandaj on February 26
NIGERIA: TWO SENTENCED TO DEATH IN ONDO FOR KILLING COUPLE
USA - California. Jose Larin-Garcia sentenced to death
USA - Florida. Steven Lorenzo Sentenced To Death
IRAN - EU condemns Iran over death penalty for Jamshid Sharmahd
INDONESIA: EX-POLICE GENERAL SENTENCED TO DEATH FOR ORDERING OFFICER’S MURDER
USA - Florida. Donald Dillbeck, 59, White, was executed
IRAN - Hassan Abbasi and Ali Rezaei executed in Rasht on February 23
BELARUS: LAWMAKERS APPROVE BILL ON DEATH PENALTY FOR HIGH TREASON
IRAN - Armin Hirani executed in Kermanshah on February 22
IRAN - Mohammad Rasul Cholaki executed in Ilam on February 22
IRAN - 2 women executed in Karaj
USA - Maryland. John Huffington, Former Death Row Prisoner, Exonerated After 40 Years
IRAN - Sarkawt Ahmadi executed in Kermashan on February 22
IRAN - Germany is expelling two diplomats from the Iranian embassy in Berlin

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