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LE CONDIZIONI DETENTIVE DI MMD RIGUARDANO ANCHE NOI. ECCO PERCHE’

January 28, 2023:

LE CONDIZIONI DETENTIVE DI MMD RIGUARDANO ANCHE NOI. ECCO PERCHE’

Marco Beltrandi su Il Riformista del 27 gennaio 2023

Nelle liberal-democrazie, meglio, in tante di esse, si condanna la pena di morte. Sono tante le ragioni: relative al Diritto e ai Diritti, al rispetto della vita umana, alla certezza di una pena che non può essere una condanna senza fine, possibilità di ravvedimento, di crescita, persino di espiazione, di una “nuova vita”. Anche in caso di colpevolezza, in cui il giudicato rifletta una verità storica. Perché sappiamo, sull’esempio di uno dei Paesi più trasparenti, gli USA, che ancora la applicano in alcuni Stati, quante persone giustiziate sarebbero state negli anni scagionate, se ancora in vita.
È difficile pensare che Matteo Messina Denaro possa essere considerato “vittima” di un cumulo di errori giudiziari, vista la mole di sentenze definitive e di delitti che ha determinato o a cui ha collaborato secondo le autorità competenti. Ma proprio questo rende la sorte di Messina Denaro della massima importanza per ciascun di noi.
Soprattutto per due ragioni. La prima: se persino uno dei “Caini” per eccellenza vedesse i propri diritti e la propria vita rispettati, allora lo sarebbero anche quelli di tutte le persone detenute. E, quindi, per questa via, avremo maggiori garanzie anche per i diritti, le vite e la sicurezza di tutta la società, anche quella non ristretta in istituzioni totalitarie. Ma l’altra ragione è forse ancora più importante. Messina Denaro non può non sapere tante cose forse neppure immaginate dalla pubblica opinione, su fatti del nostro Paese e forse non solo. È sicuramente stato testimone di fatti importanti. Conosce complicità. Conosce colpevoli, ma pure innocenti. Potrebbe fare luce su tanti accadimenti.
Ma noi già sappiamo che con ogni probabilità Messina Denaro finirà sepolto nei meandri più inaccessibili del 41 bis; quindi, per lui nessuna possibilità di riabilitazione sarà possibile, anche a prescindere dall’eventuale alea dell’ergastolo ostativo che purtroppo il Governo non ha abolito per reati di mafia e terrorismo malgrado la pronuncia della Consulta del 15 aprile 2021 che valeva, e non poteva essere diversamente, per tutti i reati. Sarà sottoposto a un regime carcerario duro e afflittivo dove subirà una accelerazione del decorso delle sue gravi patologie. Perché questo comporta il 41 bis. Già per i detenuti “comuni” le cure mediche e psicologiche sono un miraggio sovente lontano. E abbiamo anche il drammatico precedente di Bernardo Provenzano, tenuto in 41 bis invalido e di fatto incapace di intendere e volere, fino alla morte. Una pena disumana. Non giustizia, ma l’opposto: vendetta pura e semplice. O il silenziamento di un possibile testimone di eventi scomodi o compromettenti. Come accadde, per fare un esempio, a Saddam Hussein che fu catturato, processato e giustiziato a gran velocità alla fine del 2006. Marco Pannella tentò di salvarlo – e con lui il “diritto alla conoscenza” – con la campagna “Nessuno tocchi Saddam” e uno sciopero della sete drammatico che lo portò alla soglia della dialisi. E lo fece perché aveva un valore per i “Caini ignoti”, per qualsiasi altro detenuto e per qualsiasi altro cittadino. Persino per la nostra sicurezza, per e grazie al “diritto a conoscere”.
Le condizioni di salute, di cura e di detenzione di Matteo Messina Denaro diventeranno emblematiche, e potrebbero suscitare una vera presa di coscienza della realtà del carcere, del suo significato costituzionale tradito, del diritto alla dignità, alla salute, e al reinserimento di tutte le persone detenute. E anche la conoscenza della giustizia in Italia, delle tante sue necessità di riforme strutturali. Proprio negli scorsi giorni il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha illustrato in Parlamento un ambizioso piano di riforme, ma per realizzarle serve una opinione pubblica informata.
Questo richiederebbe che si potesse dibattere sui media principali dei problemi di giustizia, carceri, e delle pene, così come delle proposte e soluzioni radicali di riforma. Cosa da sempre negata, vietata. Anche e soprattutto sulle reti del servizio pubblico radiotelevisivo esercitato in condizioni di monopolio dalla RAI. Una RAI che resiste persino alla condanna della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 31 agosto 2021 nei confronti dello Stato italiano per tanti anni di informazione non completa, legale e pluralista nei talk show. Per riformare una qualsiasi cosa serve che tutti coloro che possono portare contributi possano far conoscere le loro opinioni e proposte alla pubblica opinione. Mentre, anche in occasione dell’arresto di Messina Denaro, abbiamo unicamente la sfilata televisiva di chi è per mantenere lo stato attuale inaccettabile delle cose, leggi d’emergenza e regimi speciali. Hanno spazio solo, direbbe Sciascia, i “professionisti dell’antimafia”, magistrati e opinionisti giustizialisti. I garantisti, o meglio i riformatori, mai.

IRAN - Already 18 Kurds executed since the beginning of the year
BANGLADESH ARRESTS TWO FUGITIVES CONDEMNED TO DEATH FOR WAR CRIMES
INDIA: MAN SENTENCED TO DEATH FOR RAPE, MURDER OF 9-YEAR-OLD
IRAN - Ali Allahverdi and Farhang Zakayi executed in Shiraz on January 31
IRAN - 2 men executed in Tabriz on January 31
INDIA: 165 SENTENCED TO DEATH IN 2022, HIGHEST IN 2 DECADES
IRAN - 4 men executed in Kerman on January 30
IRAN - Esmaeil Kachalanlu executed in Mako prison on January 30
INDIA: GUJARAT MAN SENTENCED TO DEATH FOR KILLING THREE FAMILY MEMBERS
IRAN - Hasan Javanroudian executed in Karaj on January 30
INDIA: MAN SENTENCED TO DEATH IN ANDHRA PRADESH FOR RAPE-MURDER OF 7-YR-OLD GIRL
IRAN - US Indicts Three In Iran-Backed Plot To Kill Masih Alinejad
IRAQ: 14 SENTENCED TO DEATH OVER CAMP SPEICHER MASSACRE
USA - North Carolina. James McKamey sentenced to death
IRAN - 4 men executed in Karaj on January 26
MALI: MAN SENTENCED TO DEATH OVER U.N. PEACEKEEPER DEATHS
IRAN - Reza Shokripour executed in Karaj on January 26
IRAN - Hamed Heydari executed in Khalkhal on January 26
USA - Family Members of Murder Victims Call on North Carolina, Nevada to Commute States’ Death Rows
IRAN - Kurdish Pregnant Inmate Shahla Abdi Faces
IRAN - Reza Aghale executed in Qazvin on January 25
KENYA: 43% OF PRISONERS ON DEATH ROW DID NOT KNOW WHAT WAS HAPPENING DURING TRIAL - REPORT
IRAN - 18 year-old Protester Shoaib Mir Baluchzehi Rigi sentenced to death
IRAN - Mansour Yusuf Zahi executed in Bandar Abbas on January 25
PAKISTAN TIGHTENS BLASPHEMY LAWS THAT ALREADY CARRY DEATH PENALTY
BANGLADESH: SON AMONG SEVEN SENTENCED TO DEATH FOR HOUSEWIFE'S MURDER IN NOAKHALI
IRAN - 3 Men executed in Arak on January 24
IRAN - Protester Kambiz Kharoot, 20, sentenced to death
USA - California. Billy Ray Waldon’s death sentence overturned
SOUTH SUDAN: CABINET UPHOLDS DEATH PENALTY

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  IRAN - Hands off Cain Year End Report: At least 284 executions in 2020  
  IRAN: HANDS OFF CAIN, THE HANGING OF THE PROTESTER MOSTAFA SALEHI IS A SHAME FOR THE SO-CALLED DEMOCRATIC WORLD   
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