HIKMA PHARMACEUTICALS VERSO LO STOP A FORNITURA DI FARMACI PER INIEZIONI LETALI
May 15, 2013: la Hikma Pharmaceuticals, multinazionale del farmaco con base nel Regno Unito, ha annunciato di aver interrotto i rapporti commerciali con lâamministrazione penitenziaria dellâArkansas, alla quale però ha giĂ spedito quasi 100 grammi di Phenobarbital, sufficienti per 8 esecuzioni.
La transazione sarebbe avvenuta tramite la sussidiaria West-Ward Pharmaceuticals di Memphis, in Tennessee. Lâavvenuta transazione era stata resa nota nei giorni scorsi da Reprieve, lâassociazione britannica per i diritti umani che da tempo cerca di ostacolare il commercio di farmaci utilizzati per le iniezioni letali. In una dichiarazione ufficiale la Hikma ha promesso âdi mettere in atto misure concrete per evitare la fornitura dei suoi prodotti per scopi che non condivideâ.
LâArkansas ha recentemente adottato un nuovo protocollo, che prevede lâuso di un rilassante, il Lorazepam, seguito da 12 grammi di Phenobarbital. Ad aprile la West-Ward Pharmaceuticals ha effettuato la spedizione di 2 colli contenenti circa 100 grammi del farmaco alla sede centrale dellâAmministrazione Penitenziaria a Pine Buff. Un portavoce dellâazienda ha spiegato che lâordinativo è stato gestito in maniera automatica, come un normale acquisto destinato alle infermerie dei penitenziari, e visto che fino ad allora non era mai stata ventilata lâintenzione di utilizzare il Phenobarbital per le esecuzioni, non è stata presa nessuna precauzione. Lâamministrazione penitenziaria dellâArkansas, interpellata dalla stampa, ha confermato di aver ricevuto comunicazione dalla West-Ward che lâaccount era stato chiuso.
La data di scadenza del farmaco già consegnato è ottobre 2015.
Non sono previste esecuzioni per questâanno, ed anzi 6 detenuti per i quali stava per essere emesso il mandato di esecuzione hanno presentato un ricorso collettivo contro lâuso del Phenobarbital. Il ricorso chiaramente contesta lâadozione di un nuovo protocollo privo di qualsiasi sperimentazione. (Fonti: The Guardian, 15/05/2013)
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