La campagna di Nessuno Tocchi Caino durante la segreteria di Sergio DâElia
(Cronologia curata da Elisabetta Zamparutti)
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Dal 1994, quando per la prima volta una risoluzione per la moratoria è stata discussa per la prima volta alle Nazioni Unite, sono ben 44 gli Stati che hanno rinunciato a praticarla. Eâ stato lâeffetto di unâiniziativa politica che ha accelerato i tempi storici dellâabolizione.
Dal 1997, quando lâItalia ha presentato per la prima volta la risoluzione per la moratoria, la Commissione Diritti Umani dellâONU, lâha ininterrottamente approvata con un crescente numero di cosponsor passati da 46 del 1997 a 92 nel corso degli anni.
Incontri istituzionali
2005
Il 24 giugno 2005, su invito di Nessuno tocchi Caino, il Presidente della Repubblica del Senegal Abdoulaye Wade si reca presso la sede dellâassociazione e del Partito Radicale a Roma per ritirare il premio lâAbolizionista dellâanno 2005 in occasione della presentazione annuale del Rapporto di NtC sulla pena di morte nel mondo. La delegazione al seguito del Presidente è composta, tra gli altri, dal Ministro degli Affari Esteri, dal Ministro per i Diritti Umani, dal Ministro per lâenergia e le risorse minerarie e dal Vice Presidente del Parlamento.
Eâ il Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini a consegnare il Premio affermando di essere âonorato di aver consegnato questo riconoscimento in nome della sacralitĂ della vita che, anche in paesi in condizioni cosĂŹ difficili e sfortunati, è salvaguardata in modo encomiabile sul piano giuridicoâ.
A Sergio DâElia giungono i messaggi della Presidenza della Repubblica con cui il segretario generale Gaetano Gifuni esprime lâapprezzamento del Presidente Carlo Azeglio Ciampi âallâassociazione NtC per lâalto impegno che consolida nellâordinamento internazionale i valori di un moderno umanesimo fondato sulla garanzia dei diritti e sulla tutela della personaâ e del Ministro degli Esteri Gianfranco Fini che nel ringraziare, tra gli altri, il Segretario dellâassociazione afferma che lââimpegno di NtC ⌠corrisponde ad una direttrice essenziale della politica estera del nostro Paese in difesa del diritto alla vita e della dignitĂ della persona umanaâ.
2004
Il 23 giugno 2004, sempre in occasione della presentazione del Rapporto annuale sulla pena di morte, a cui partecipa il Ministro degli Esteri dello Zambia Kalombo Mwansa, la Presidenza della Repubblica invia un messaggio a Sergio DâElia per esprimere lâapprezzamento del Presidente Carlo Azeglio Ciampi per âlâimpegno etico e civile dellâassociazioneâ.
Sergio DâElia viene ricevuto, insieme al Ministro K. Mwansa e a una delegazione di Nessuno tocchi Caino, dal Sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica e poi, con Marco Pannella, dal Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini a cui il Ministro dello Zambia comunica la prossima riapertura di unâambasciata del suo paese in Italia. Con Sergio DâElia ed Elisabetta Zamparutti, il Ministro degli Esteri K. Mwansa incontra poi anche il Presidente della Lombardia Roberto Formigoni.
Missione in Africa
Nellâottobre 2004, Sergio DâElia promuove una missione del Senato nello Zambia al fine di sostenere lâabolizione della pena di morte nel paese. Gli esponenti di Ntc Sergio DâElia ed Elisabetta Zamparutti accompagnano una delegazione del Senato guidata dal Presidente della Commissione diritti umani Enrico Pianetta e composta da Cinzia Dato, Nuccio Iovene e Alessandro Forlani.
2003
Il Governo Berlusconi per la moratoria
Il 7 maggio 2003, Sergio DâElia viene ricevuto a Palazzo Chigi insieme al Governatore dellâIllinois George Ryan ed esponenti dellâAssociazione 11 Settembre, dal Vice Premier Gianfranco Fini, che dichiara: "Accogliendo l'invito di Nessuno tocchi Caino e dell'Associazione 11 settembre, a nome del Governo italiano e sentito il Presidente del Consiglio Berlusconi, comunico la disponibilitĂ del nostro governo a presentare all'Assemblea Generale dell'Onu, durante il semestre italiano dell'UE, una proposta di moratoria delle esecuzioni capitali". "Questa dichiarazione dimostra l'impegno del governo italiano nei diritti umani e civili," commenta il parlamentare Andrea Ronchi presente allâincontro.
Anche il Presidente del Senato Marcello Pera riceve il Presidente dâOnore di Nessuno tocchi Caino ed ex Governatore dellâIllinois George Ryan a Palazzo Madama.
Il 7 luglio 2003, alla conferenza stampa di presentazione del rapporto annuale sulla pena di morte nel mondo partecipa Andrea Ronchi, in rappresentanza del Vice Premier Gianfranco Fini.
Il 29 settembre 2003, Sergio DâElia, insieme a George H. Ryan e Leroy Orange, giĂ condannato a morte e ancora vivo grazie alla moratoria delle esecuzioni introdotta dallâex Governatore dellâIllinois, Marco Pannella ed Elisabetta Zamparutti, incontra a Bruxelles il Ministro degli Esteri italiano Franco Frattini poco prima dell'inizio della riunione del Consiglio Affari Generali dell'UE da lui presieduto e con all'ordine del giorno la proposta del Parlamento europeo e della presidenza italiana di presentare alla Assemblea Generale dell'Onu in corso una risoluzione a favore della moratoria universale delle esecuzioni capitali. Nel pomeriggio, la delegazione di NtC incontra il Presidente della Commissione europea, Romano Prodi, che esprime il suo sostegno all'iniziativa di Nessuno tocchi Caino e il suo favore a che la campagna "ormai decennale per una moratoria mondiale delle esecuzioni trovi la giusta conclusione in Assemblea Generale".
Missioni in Africa
Per sostenere e rafforzare lâimpegno del Governo Berlusconi a favore della moratoria ONU, Sergio DâElia promuove, nellâambito di un progetto sostenuto dallâUE, una serie di missioni in Africa.
La prima si svolge il 28 giugno 2003 nella Repubblica Democratica del Congo con un incontro con il Presidente Joseph Kabila a cui partecipano Sergio DâElia, Elisabetta Zamparutti, Emma Bonino e Aldo Ajello, inviato speciale dellâUnione europea per i grandi laghi. Nellâincontro, il Presidente J. Kabila si impegna a non giustiziare gli assassini del padre, a mantenere una moratoria delle esecuzioni e a rimettere la piĂš generale questione dellâabolizione della pena di morte al Parlamento di transizione che sarebbe stato istituito successivamente. Il 13 maggio 2005, lâAssemblea Nazionale decide di sopprimere il riferimento alla pena di morte dalla Costituzione, entrata in vigore con il referendum popolare svoltosi nel dicembre 2005.
Il 7 agosto 2003, Sergio DâElia, insieme a Emma Bonino ed Elisabetta Zamparutti, incontra in Kenya il Ministro degli Interni, Moody Awori; l'8 agosto il Ministro della Giustizia Murungi, il vice Ministro N. Githae e a seguire il vice Ministro degli Esteri Joab Omino. Il 9 agosto, la delegazione, insieme all'Ambasciatore italiano a Nairobi, Carlo Calia, incontra il Ministro di Stato, Vice Presidente, Lina Kilimo. Il 10 marzo 2004, il Presidente Kibaki commuta in ergastolo tutte le condanne a morte ed il 20 aprile 2005 il Kenya si è astenuto sulla risoluzione per la moratoria approvata dalla Commissione diritti umani.
Il 14 agosto 2003, Sergio DâElia ed Elisabetta Zamparutti, accompagnati da funzionari dellâambasciata italiana, incontrano il Ministro degli Esteri dello Zambia Kalombo Mwansa.
2002
Il 28 giugno 2002, alla presentazione del Rapporto annuale sulla pena di morte nel mondo partecipa il Sottosegretario agli Esteri Mario Baccini.
Tra il 14 e il 18 ottobre 2002, una delegazione di Nessuno tocchi Caino, composta da Sergio DâElia, Elisabetta Zamparutti, il parlamentare europeo Benedetto della Vedova e da Roberto Giachetti, compie una missione in Nigeria in un momento in cui il paese è aspramente criticato a livello internazionale per il caso di Amina Lawal. Incontrando la delegazione, il Presidente Olusegun Obasanjo li rassicura che mai nessuna condanna a morte emessa da corti islamiche verrĂ eseguita in Nigeria, e annuncia il suo personale sostegno allâiniziativa di Nessuno tocchi Caino perchĂŠ lâAssemblea Generale dellâONU approvi una risoluzione pro moratoria delle esecuzioni.
Il 10 ottobre 2002, il Presidente del Senato Marcello Pera, su richiesta di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale, riceve una delegazione di rappresentanti di gruppi in lotta per la democrazia, per la libertĂ di culto e per la libertĂ di espressione in Cina e Vietnam. Tra loro Erping Zhang, portavoce internazionale del Falun Gong, Kok Ksor, presidente della Montagnard Foundation, Quan Nguyen, presidente del Comitato Internazionale di supporto al movimento non-violento per i diritti umani in Vietnam, Enver Can, presidente del Consiglio Nazionale del Turkestan Orientale, Wei Jinsheng, leader della Overseas Chinese Democracy Coalition e Sihem Bensedrine, portavoce del consiglio Nazionale per la LibertĂ in Tunisia (CNLT). Oltre allâincontro con il Presidente Pera, la delegazione è audita dalla Commissione Diritti Umani del Senato italiano, presieduta dal Senatore Enrico Pianetta e dal Comitato Diritti Umani della Camera dei Deputati italiana, presieduto da Gennaro Malgieri.
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2001
Il 18 giugno 2001, alla presentazione del Rapporto annuale sulla pena di morte nel mondo partecipa, tra gli altri, il Sottosegretario agli Esteri Margherita Boniver.
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1999
In vista della presentazione da parte dellâUE, su iniziativa di Nessuno tocchi Caino e del Partito radicale della risoluzione per la moratoria prima alla Commissione Diritti Umani e poi in autunno allâAssemblea generale dellâONU, Sergio DâElia promuove missioni di NtC con Camera e Senato, a sostegno dellâiniziativa europea.
Una prima missione si svolge dal 20 al 31 marzo in Salvador, Guatemala e Cuba. Vi partecipano Sergio DâElia e, in rappresentanza ufficiale del Senato, la Vice Presidente Ersilia Salvato, i senatori Pietro Milio, Cesare Salvi e Francesca Scopelliti. A seguito della missione, El Salvador ritira la proposta di reintroduzione della pena di morte e decide di sponsorizzare e votare a favore della risoluzione poi approvata dalla Commissione diritti umani, mentre lâanno precedente si era astenuto. Il Guatemala conferma lâastensione dellâanno precedente. Cuba accoglie la richiesta di clemenza nei confronti di due cittadini salvadoregni condannati a morte per lâuccisione di un turista italiano.
A fine agosto â99, Nessuno tocchi Caino organizza missioni insieme alla Camera dei Deputati a Barbados, Saint Lucia, Grenada, Trinidad & Tobago e in Giamaica, paesi caraibici che avevano dichiarato di voler denunciare i trattati internazionali in materia di diritti umani che consentono ai condannati a morte ulteriori possibilitĂ di ricorso. Sergio DâElia ed Elisabetta Zamparutti sono accompagnati, in rappresentanza della Camera dei Deputati, da Enzo Trantino e per il Ministero degli Esteri dallâAmbasciatore Claudio Moreno.
Dal 25 al 29 ottobre â99, una missione del Senato italiano e di Nessuno tocchi Caino si reca in Kazakistan, Kirghizistan e Uzbekistan. La delegazione è composta da Sergio DâElia, dal capo missione e Vice Presidente del Senato Ersilia Salvato e dalla Senatrice Francesca Scopelliti. In Kirghizistan, il 5 dicembre 1998, lâallora Presidente Askar Akayev decide di introdurre una moratoria di 2 anni sulla pena capitale, rinnovata poi di anno in anno fino alla decisione, il 29 dicembre 2005, del nuovo Presidente Kurmanbek Bakiyev di prolungarla fino alla sua completa abolizione. In Kazakistan, il 17 dicembre 2003, il Presidente Nursultan Nazarbayev decide di introdurre una moratoria delle esecuzioni fino allâabolizione. In Uzbekistan, il 1° agosto 2005, il Presidente Islam Karimov decreta l'abolizione della pena di morte nel Paese, rinviando tuttavia l'entrata in vigore del provvedimento di tre anni.
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1998
Dallâ11 al 13 marzo â98, in vista del voto in Commissione diritti umani sulla risoluzione contro la pena di morte e per scongiurare la ripresa delle esecuzioni nelle Filippine, una delegazione del Senato italiano con Carlo Rognoni e di Nessuno tocchi Caino con Sergio DâElia incontra a Manila tra gli altri il Ministro degli Esteri Domingo Siazon, il Presidente del Senato Neptali Gonzalez, lâArcivescovo di Manila Jaime Sin. Lâesecuzione di Leo Echegaray, la prima prevista nel Paese dopo oltre ventâanni di abolizione legale o di fatto, viene sospesa. A Ginevra, in Commissione diritti umani, le Filippine si astengono sulla risoluzione italiana. Le Filippine hanno introdotto una moratoria delle esecuzioni nel 2000 e abolito la pena di morte nel 2006.
Il 23 marzo 1998, Sergio DâElia promuove un convegno presso la Commissione Diritti umani di Ginevra a cui partecipano il Sottosegretario agli Esteri Rino Serri, Daniela Napoli capo ufficio diritti umani e democratizzazione della Commissione europea, la Vice Presidente del Senato Ersilia Salvato, la parlamentare europea Adelaide Aglietta, Sister Helen Prejean e Andreas Mavrommatis, giĂ presidente del Comitato diritti umani dellâONU. Aumentano i cosponsor alla risoluzione per la moratoria.
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1997
Nel marzo ´97, in concomitanza con i lavori della Commissione Diritti Umani a Ginevra dove per la prima volta lâItalia presenta, su impulso di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale, la risoluzione per la moratoria, Sergio DâElia partecipa alla conferenza organizzata a New York da Nessuno tocchi Caino insieme con l´Istituto italiano di cultura e la Fordham University, sponsorizzata dallâUE. Partecipano alla conferenza: le delegazioni del Parlamento italiano, guidate dalla Vice Presidente del Senato Ersilia Salvato e dal vice Presidente della Camera Alfredo Biondi, il Senatore Michele Pinto e il Commissario europeo Emma Bonino e Mario Cuomo, l´ex Governatore dello Stato di New York.
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1996
In novembre, a Mosca, Sergio DâElia partecipa alla conferenza organizzata da Nessuno tocchi Caino insieme a Memorial, la Commissione per i diritti umani e la Commissione per la grazia presso il Presidente della Federazione Russa. Tra i partecipanti, una delegazione ufficiale del Senato composta dalla Vice Presidente Ersilia Salvato, dalla Senatrice Francesca Scopelliti e dal Senatore Rino Cirami. I partecipanti alla Conferenza denunciano il mancato rispetto degli impegni sottoscritti dalla Russia nei confronti dellâEuropa e si rivolgono ai capi di Stato dei Paesi membri della CSI perchĂŠ promuovessero la moratoria. La conferenza denuncia poi la gravitĂ delle condizioni di vita nelle carceri.
1994
In occasione della decisione del Governo italiano di presentare per la prima volta una risoluzione sulla moratoria universale delle esecuzioni capitali allâAssemblea generale dellâONU, Nessuno tocchi Caino e il Partito Radicale preparano lâiniziativa con un incontro a Palazzo Chigi con il Presidente Silvio Berlusconi a cui partecipano Sergio DâElia, Emma Bonino e Sergio Stanzani.
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Alcuni casi di condannati a morte che hanno fatto crescere la campagna abolizionista
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- Pietro Venezia. Il 27 giugno ´96, la Corte Costituzionale italiana, ha detto "no" all´estradizione di Pietro Venezia, cittadino italiano reo confesso di un omicidio compiuto in Florida. La Corte Costituzionale ha stabilito che un Paese che ha abolito totalmente la pena di morte non può consegnare un suo cittadino nelle mani di chi la pratica. Dopo questa sentenza, i trattati di estradizione tra l´Italia e altri Paesi sono stati riscritti e alcuni detenuti non sono stati estradati verso Paesi esecuzionisti. La decisione della Corte Costituzionale è giunta dopo piĂš di sei mesi di grande mobilitazione, sostenuta in primo luogo da Nessuno tocchi Caino. Grazie a questa sentenza, nel 1999, NtC scongiura lâestradizione in Cina del cittadino cinese Song Zhicai, detenuto in Italia.
- Joseph O´Dell e Rocco Derek Barnabei. Su questi due casi di persone giustiziate in Virginia, rispettivamente nel ´97 e nel settembre 2000, Nessuno tocchi Caino promuove in Italia grandi mobilitazioni che coinvolgono il Parlamento e l´opinione pubblica e su cui intervengono le piÚ alte cariche dello Stato italiano, il Parlamento europeo e il Papa. Sotto accusa per Nessuno tocchi Caino soprattutto la legge della Virginia che non consente la presentazione di nuove prove dopo 21 giorni dalla condanna. Dopo alcuni anni, anche a partire da questi casi, è cambiata la legislazione sul DNA nello Stato della Virginia.
- Bobby Lee Harris. Tra il gennaio e lâottobre 2001, Nessuno tocchi Caino promuove una campagna a favore di Bobby Lee Harris, uno dei condannati a morte fotografati da Oliviero Toscani per la campagna "We, on Death Row". La sua esecuzione era programmata per il 19 gennaio ed è stata rinviata alcune ora prima. Il caso è adottato da NtC perchè riguarda la pena di morte nei confronti dei minorati mentali. Il 4 agosto 2001, il governatore del North Carolina, Mike Easley, ratifica la legge con valore retroattivo che vieta l´esecuzione dei ritardati mentali. Il 23 ottobre 2001, il giudice della Corte d´Appello del Nord Carolina Wade Barber annulla la condanna a morte di Bobby Lee Harris per vizi procedurali durante il processo.
- Safiya Hussaini e Amina Lawal. Il 25 marzo 2002, una corte nigeriana della sharia assolve Safiya Hussaini, la madre di cinque figli condannata a morte mediante lapidazione per adulterio nell´ottobre 2001, con una sentenza che ha sollevato lo sdegno internazionale. Il caso è stato sollevato per primo da Nessuno tocchi Caino. Un caso analogo di condanna a morte per adulterio si ripresenta nel marzo 2002 con Amina Lawal e si risolve con la sua assoluzione nel settembre del 2003. Nell'ottobre 2002, in occasione di un incontro con una delegazione di Nessuno tocchi Caino, il Presidente nigeriano Olusegun Obasanjo ha dichiarato: âIn quanto Presidente sono impegnato a salvare vite e non a eliminarle.â Ha poi aggiunto di sentirsi personalmente impegnato a portare avanti la campagna per la moratoria delle esecuzioni nel suo paese e a livello internazionale.
Visite nei bracci della morte
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Nel corso della campagna di Nessuno tocchi Caino, Sergio DâElia compie numerose visite nei bracci della morte, tra cui quelli di: Angola Prison in Louisiana (febbraio '96); Huntsville in Texas (giugno â98 e novembre â99); Makala nella Repubblica Democratica del Congo (giugno â03); Kamiti in Kenya (agosto â03); Welikada in Sri Lanka (settembre â03); Mukobeko in Zambia (ottobre â04).
Reportage sulle visite nei bracci della morte e le missioni nel mondo di Nessuno tocchi Caino, editoriali e articoli sui diritti umani, firmati da Sergio DâElia, sono stati pubblicati da Panorama, LâEspresso, Gente, Liberal, Il Giornale, LâUnitĂ , Corriere della Sera.
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Adesioni di gruppi parlamentari e istituzioni locali
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¡       Negli anni hanno deciso di aderire a Nessuno tocchi Caino parlamentari di tutti gruppi politici, tra cui Forza Italia (anche come gruppo parlamentare), Lega Nord, Alleanza Nazionale (anche come gruppo parlamentare), Sinistra Democratica (anche come gruppo parlamentare), Popolari e Democratici-L'Ulivo, Rinnovamento Italiano, Verdi (anche come gruppo parlamentare), Rifondazione Comunista.
¡       Per sostenere la campagna contro la pena di morte, hanno anche aderito a Nessuno tocchi Caino 15 Regioni, 36 Province e 116 Comuni italiani, amministrati da giunte sia di centro-destra che di centro-sinistra.
¡       Mozioni contro la pena di morte, redatte da Sergio DâElia, sono state approvate dal Parlamento Europeo, dal Parlamento italiano, da Parlamenti di Paesi membri dellâUnione Europea e da numerosi Consigli Regionali, Provinciali e Comunali italiani.
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