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USA - Lisa Montgomery
USA - Lisa Montgomery
USA - Il giudice federale Randolph Moss sospende l’esecuzione di Lisa Montgomery.

19 novembre 2020:

Il giudice federale Randolph Moss sospende l’esecuzione di Lisa Montgomery. Questo potrebbe salvarle la vita. L’esecuzione era fissata per l’8 dicembre. Come NtC aveva riportato il 13 novembre (vedi), le sue due avvocatesse d’ufficio hanno recentemente contratto il Covid-19, e sostengono che questo sia avvenuto per la “scellerata idea del procuratore generale degli Stati Uniti, Barr, di mettere in calendario delle esecuzioni nel bel mezzo dell’epidemia”. Il breve preavviso con cui l’amministrazione Trump ha calendarizzato le esecuzioni (verosimilmente perché fossero “in tempo utile” per la campagna elettorale) ha costretto le avvocatesse a prendere aerei, viaggiare in taxi, entrare in carcere, al fine di preparare la serie di istanze cosiddette “dell’11a ora” con cui tradizionalmente i difensori cercano, all’ultimo momento, di ottenere un provvedimento di clemenza o un rinvio dell’esecuzione.
Gli avvocati della detenuta nel braccio della morte federale Lisa Montgomery il 12 novembre hanno intentato una causa presso il tribunale distrettuale federale di Washington, DC, cercando di sospendere la sua esecuzione fissata per l'8 dicembre perché le avvocatesse Kelley Henry e Amy Harwell hanno contratto il coronavirus. Una sospensione è necessaria, sostiene l’istanza, perché gli avvocati della Montgomery “non possono rappresentarla perché sono gravemente malati, non per colpa loro. Al contrario, sono malati perché il procuratore generale William Barr ha programmato sconsideratamente l'esecuzione della signora Montgomery nel mezzo della pandemia Covid-19. Se non fosse stato per l'azione di Barr, l'avvocato non sarebbe stato colpito dalla malattia che sta devastando il Paese ". A Montgomery sarà negato l'accesso ai tribunali e alle procedure di clemenza se l'esecuzione avviene come previsto, afferma la denuncia. Il giudice del tribunale distrettuale degli Stati Uniti Randolph D. Moss ha preso in carico l’istanza, e venerdì 13 novembre ha ordinato ai pubblici ministeri federali di rispondere durante il fine settimana, affermando che un rapido esame della questione era essenziale per fornire alle parti il tempo di presentare ricorso per qualsiasi decisione presa. Moss ha programmato la discussione sulla denuncia per lunedì pomeriggio, 16 novembre. Il Dipartimento di Giustizia ha annunciato la data di esecuzione della Montgomery il 16 ottobre, concedendo al legale solo 30 giorni per preparare una petizione di clemenza. Montgomery, oggi 52 anni, bianca, del Kansas, è stata condannata nel 2007 per aver strangolato, il 16 dicembre 2004, una ragazza incinta, Bobbie Jo Stinnett, 24 anni, e averle asportato dal grembo il bambino di 8 mesi.
È stato ipotizzato che la motivazione della Montgomery derivasse da un aborto spontaneo che potrebbe aver subito e successivamente nascosto alla sua famiglia. Non è chiaro come o se Montgomery fosse rimasta incinta di recente. L'ex marito della Montgomery aveva detto alle autorità che, dopo aver avuto 4 figli, si era sottoposta a una legatura delle tube nel 1990, ma che periodicamente raccontava ad amici o conoscenti di essere incinta. La Montgomery, che nel frattempo aveva portato la bambina nella sua fattoria e ne aveva segnalato la nascita alle autorità come fosse figlia sua, fu arrestata il giorno dopo. La bambina è stata restituita al padre. Le avvocatesse d’ufficio (federal public defenders) Kelley Henry e Amy Harwell hanno rappresentato la Montgomery negli ultimi anni, e hanno preparato la sua petizione di clemenza, incentrata sulla difficilissima infanzia dell’imputata, vittima di incesto, di stupro di gruppo e di altri abusi sessuali, e sulle compromesse condizioni mentali. La causa, intentata per conto della Montgomery dagli avvocati della International Human Rights Clinic della Cornell Law School, afferma che, a causa della grave malattia mentale e del fragile stato emotivo della Montgomery, i difensori erano obbligati, contravvenendo alle linee guida dei Centers for Disease Control, ad effettuare una serie di visite di persona dalla loro base di Nashville, nel Tennessee, a Fort Worth, nel Texas, dove è detenuta la Montgomery. "La salute mentale della Sig.ra. Montgomery - e la sua “competency” (ossia, come richiesto dalla legge statunitense, la capacità di comprendere il motivo per cui si sta per essere giustiziati) - sono al centro degli sforzi per ottenere una sospensione dell’esecuzione, e una commutazione della condanna in ergastolo", si legge nell’istanza.” Per questo motivo, tra l'altro, è fondamentale che il consulente possa incontrare di persona la signora Montgomery per valutare il suo stato mentale. Ciò è particolarmente vitale poiché, a causa della pandemia, gli esperti di salute mentale che in passato hanno valutato la signora Montgomery, oggi non sono in grado di recarsi in prigione". Dopo il 16 ottobre Henry e Harwell si sono recate a visitare la Montgomery tre volte. Hanno detto che le sue condizioni mentali erano peggiorate e "hanno passato ore a cercare di calmarla, spiegarle lo stato del suo caso e accertare il suo attuale stato di salute mentale". Entrambe hanno iniziato a manifestare i sintomi del COVID-19 pochi giorni dopo la loro terza visita il 2 novembre, ed entrambe sono risultate positive al coronavirus. Prima che fosse fissata l’esecuzione, le avvocatesse lavoravano a distanza e rispettavano i regolamenti dei difensori pubblici che impedivano i viaggi non essenziali. Per visitare la loro cliente, le avvocatesse hanno dovuto viaggiare su aerei, soggiornare in hotel e interagire con decine di persone. La denuncia afferma che stanno "vivendo sintomi debilitanti, tra cui stanchezza schiacciante, mal di testa, brividi, sudorazione, disturbi gastro-intestinali, incapacità di concentrazione e pensiero e giudizio compromessi". All'udienza del 13 novembre, la professoressa di diritto della Cornell University Sandra Babcock ha detto alla corte che "Gli avvocati della signora Montgomery ora, mentre parlo, sono a letto, davvero non sono funzionali." Ha aggiunto che il Dipartimento di Giustizia si era rifiutato di prorogare il termine del 15 novembre per la presentazione della petizione di clemenza della Montgomery, e che era necessaria una sospensione perché "non era fattibile" per Henry e Harwell preparare la petizione anche con una proroga di due settimane "data la loro malattia e le restrizioni in base alle quali stanno lavorando."
Al termine dell’udienza del 16 novembre il giudice Moss sembrava intenzionato a sostituire le avvocatesse Henry e Harwell. All’udienza successiva, il 18 novembre, disse di aver consultato i precedenti, e di aver notato che, nei casi di pena di morte, dove la posta in palio per l’imputato è la più alta possibile, la giurisprudenza attribuisce molta importanza alla “continuità” del lavoro dei difensori. Oggi, contraddicendo l’impressione iniziale che avevano avuto diversi giornalisti, il giudice Moss ha riconosciuto il diritto dell’imputata ad essere assistita al meglio dalle avvocatesse con cui negli anni ha instaurato un consolidato rapporto di collaborazione e fiducia, ed ha sospeso l’esecuzione fino al 31 dicembre, ed ha dato tempo alle avvocatesse fino al 24 dicembre per presentare la loro istanza di clemenza. Cosa avverrà in seguito non è chiaro. Paradossalmente l’interesse della Montgomery potrebbe essere meglio servito se le due avvocatesse il 24 dicembre venissero revocate dall’incarico. Questo porterebbe alla nomina di altri difensori, i quali avrebbero diritto ad alcune settimane di tempo, come minimo, per preparare l’istanza di clemenza, ma a quel punto, il 14 dicembre sarà stato formalmente nominato dai Grandi Elettori il nuovo presidente degli Stati Uniti, e il 20 gennaio 2021, con il giuramento, entrerà in carica il nuovo presidente, Biden. In campagna elettorale Biden si è detto contrario alla pena di morte, e si è impegnato a fermare le esecuzioni federali. Se la Montgomery riuscisse a procrastinare la sua esecuzione fino al 20 gennaio, probabilmente avrebbe salva la vita. Almeno per i prossimi 4 anni.

https://deathpenaltynews.blogspot.com/2020/11/usa-judge-delays-execution-of-only.html

https://www.reuters.com/article/us-usa-executions-idUSKBN27Z2VI

(Fonti: Reuters, Huffington Post USA, 19/11/2020)

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